PENSIERI DELLA DOMENICA

Ventitreesima Domenica del Tempo Ordinario

«Il Signore restituì l’udito ai sordi. Fino ad allora non si era mai vista tale opera celestiale, ma con essa il Signore dichiarava che in breve sarebbe avvenuto che quelli che non conoscevano la verità avrebbero udito e compreso le parole di Dio. E in verità si possono chiamare sordi quelli che non ascoltano le divine verità e che rifiutano di compiere le azioni dovute. Fece in modo che le lingue dei mutui tornassero a parlare: straordinaria potenza, già sul momento! Ma in questo miracolo vi era un altro significato, che manifestava gli eventi futuri: quelli fino ad allora ignari delle cose celesti, ricevuto l’insegnamento della Sapienza, avrebbero potuto parlare di Dio. Chi non conosce il disegno di Dio, infatti, è privo di parola, muto, anche se il più chiacchierone di tutti. La lingua adempie la sua funzione naturale quando comincia a dire la verità, cioè a narrare la potenza e la maestà del Dio unico; finché dice falsità non adempie il suo vero compito, per questo chi non è in grado di parlare delle cose divine è come un neonato che ancora non parla» (Da Le istituzioni divine di Lattanzio).